Guai per Daniela Santanchè e per Visibilia Editore. L’esito dell’ultima relazione dopo l’ispezione del Tribunale civile di Milano.
Nuova grana per Daniela Santanchè e per Visibilia Editore. Il bilancio al 31 dicembre 2022 e relazione semestrale al 30 giugno 2023 “non risultano correttamente” predisposti e “gli assetti organizzativi, contabili e amministrativi appaiono inadeguati”. Questo quanto sarebbe emerso dalla relazione ispettiva disposta dal Tribunale civile di Milano nella causa promossa da alcuni piccoli soci di Visibilia editore, una delle società del gruppo fondato dalla ministra, che ora è in composizione negoziata della crisi.
Secondo quanto si apprende da diversi media di informazione tra cui l’Ansa e Il Fatto Quotidiano, Visibilia Editore, precedentemente amministrata dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè fino a novembre 2021, sembra essere sull’orlo del fallimento.
Ulteriori complicazioni sarebbero, infatti, emerse da una recente nota ispettiva presentata nel contesto di un processo civile avviato da azionisti di minoranza.
Il documento di 26 pagine, depositato agli atti del processo, ha rivelato, infatti, che la garanzia per i crediti di Visibilia Editore nei confronti di Visibilia Srl in liquidazione è rappresentata solo dalla casa milanese di Daniela Santanchè. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni sul futuro finanziario dell’editore. In questo senso, l’ispettore del Tribunale fallimentare ha sollevato dubbi significativi in merito alla corretta predisposizione dei bilanci.
I dettagli sulla relazione su Visibilia
Secondo la dottoressa Daniela Ortelli, il bilancio al 31 dicembre 2022 e la relazione semestrale al 30 giugno 2023 risultano non correttamente predisposti, con assetti organizzativi, contabili e amministrativi giudicati inadeguati. L’ispettore ha evidenziato che, secondo un criterio logico basato sugli impairment test di Deloitte del 12 aprile 2022, l’avviamento avrebbe dovuto essere completamente svalutato e il credito per imposte anticipate stornato, portando il patrimonio netto rettificato di Visibilia Editrice a risultare negativo dal 31 dicembre 2021.
Le preoccupazioni sulla continuità aziendale, precedentemente sollevate dai revisori per il bilancio al 31 dicembre 2021, sono state confermate, alimentando ulteriori dubbi sulla strada verso il fallimento di Visibilia Editore.
Inoltre, il business plan fino al 2025 si è rivelato impraticabile a causa del mancato avvio delle attività necessarie da parte di SIF, società controllata da Luca Ruffino, già presidente del Cda di Visibilia, tragicamente morto suicida nell’agosto scorso.
Al netto di questa situazione, Visibilia Editore e Visibilia Editrice hanno presentato un’istanza di apertura della composizione negoziata della crisi, basata esclusivamente sull’attività editoriale e supportata da un apporto necessario dei soci.
In questa ottica, però, l’ispettore ha evidenziato che i debiti, ora accollati esclusivamente a Daniela Santanchè, potrebbero non essere adeguatamente coperti dalla garanzia rappresentata dalla sua casa milanese.
Ecco perché il rischio di fallimento sembra essere ancora più imminente. La Procura sembra quindi intenzionata a supportare l’ipotesi di bancarotta inizialmente avanzata.